Arsenico

Qualche tempo fa un amico mi ha un po’ provocato rispetto al mio interesse per le storie dei luoghi e per il paesaggio affermando che racconto tante storie, anche negli eventi pubblici, ma non parlo mai della discarica. Aveva ragione, forse perché, come tanti corinaldesi, mi sono abituato al fatto che ci sia una grande discarica sul nostro territorio, ormai da decenni, col rischio di percepirla come un elemento naturale, come i fiumi o le montagne, e non come il frutto di una decisione politica.

Il mio obiettivo è sapere se la discarica inquina e qual è l’impatto sull’ambiente.

Sul sito dell’ASA ci sono dei dati, in particolare una relazione di 106 pagine scritta con linguaggio tecnico specialistico, non funzionale all’esigenza di informarsi da parte un cittadino che non ha una laurea in scienze ambientali.

Allora ho scritto al presidente dell’ASA, cioè l’azienda che gestisce l’impianto, persona che conosco e che stimo, chiedendo notizie su analisi dei terreni e delle acque.

Mi sembra utopistico pensare che l’impatto della discarica sia nullo, altrimenti non avrebbe senso l’ecoindennizzo che il comune di Corinaldo percepisce. Si tratta di quintali di rifiuti che arrivano ogni giorno da decenni. E sono destinati a continuare ad arrivare ancora per diversi anni visto che è in atto un ampliamento dell’impianto.

Ho evitato di porre una generica domanda tipo: la discarica inquina? Bensì mi sono indirizzato sui dati delle analisi che l’ASA aveva effettuato in seguito alla decisione di ampliare la discarica alcuni anni or sono. Dalla risposta avuta emerge che i molteplici campioni di terra prelevati evidenziano dati nella norma rispetto ad un terreno destinato ad uso commerciale ed industriale, infatti tali analisi sono state effettuate nel terreno dove si sarebbe sviluppato l’allargamento della discarica stessa. Viceversa non sono a norma i valori delle acque.

Tra questi in particolare non sono a norma i dati relativi ad arsenico, ferro, manganese, nichel, nitriti e solfati. Tuttavia tali sforamenti, leggo nella risposta, vengono imputati principalmente alla peculiare natura del terreno, ricco di gesso, nonché all’azione dei contadini che concimano.

Non ho la competenza tecnica per argomentare una obiezione, ma ritengo che per alcune di queste sostanze – ad esempio nitriti e solfati – ci può anche stare l’azione dei contadini. Ma l’arsenico?

Io credo che porsi la questione dell’impatto della discarica sul territorio e su chi ci vive sia legittimo, anche nel caso in cui l’impianto sia gestito in maniera tecnicamente ottimale, cosa della quale sono convinto in virtù della stima personale che nutro negli amministratori attuali e degli ultimi anni. Sono questioni sicuramente da approfondire.

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